Gli estratti ad ultrasuoni:

Il metodo

L'estrazione ad ultrasuoni, grazie al fenomeno di cavitazione prodotto dalle onde sonore, rompe le pareti cellulari delle piante e permette l'estrazione dei principi attivi vegetali delle piante sfruttando l'azione meccanica.

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Generalmente si utilizzano frequenze blande perchè non siano troppo energetiche al fine di mantenere intatti i principi attivi delle matrici vegetali. Questo metodo di estrazione viene effettuato a freddo, con temperature < di 50°, mantenendo quindi integri tutti i principi attivi che con le alte temperature si deteriorerebbero. In questo modo abbiamo tutto il pool di principi attivi del fitocomplesso.

Inoltre l'ultrasuono riduce i tempi di trasferimento dei principi attivi nei solventi, riduce la possibiltà di fermentazione e ossidazione durante la produzione, fornendo un prodotto di alta qualità. Gli ultrasuoni permettono di abbassare la carica batterica nell'estratto perchè portano alla lisi delle membrane cellulari, non solo dei vegetali, ma anche dei microorganismi, rendendo i prodotti igienicamente conformi.

Il processo di estrazione ad ultrasuoni è ecocertificato (COSMOS APPROVED) e biologico.